Nato a Verrès il 27 marzo del 1896 era stato reclutato come soldato del 5° Reggimento Genio minatori. Figlio di Maria Barbier nata a Verrès, morì l’11 aprile del 1916 all’età di 20 anni, compiuti da 15 giorni, nell’infermeria della prima sezione Sanità, dell’ospedale da campo nei pressi di Udine, a causa di ferite al cranio per una granata e sepolto nel secondo cimitero del circondario.
La copia autentica dell’atto di morte inviata al Comune dal Ministero della Guerra riporta: “Il sottoscritto Tenente Mastro Matteo incaricato della tenuta dei registri di Stato Civile presso il 5° Regg.to genio minatori dichiara che nel registro degli atti di morte a pagina 146 ed al n° 144 d’ordine trovasi inscritto quanto segue: L’anno mille novecento sedici ed alli 11 del mese di Aprile nell’Infermeria Sezione Sanità T.S. 1° Reparto mancava ai vivi alle ore diciassette e trentacinque in età d’anni venti il soldato Barbier Mario Pietro del 5° Genio al n°257867 Classe 1896, nativo di Verrès provincia di Torino figlio di N.N. e di Maria Barbier, morto in seguito a ferita da granata al vertice del cranio con frattura della cassa cranica e fuoriuscita di materia cerebrale. Sepolto nel 2° cimitero come da testazione delle persone a piè sottoscritte. Serg. Magg. Clasioni Raffaele; Cap. Mag. Attilio Gaemi “
Sulla fotografia “Agli Eroi di Verrès” è l’unico ritratto in abiti borghesi anziché con indosso la divisa militare.