Nato a Verrès in via des Jardins, allora in provincia di Torino, il 24 agosto 1891 (chiamato col diminutivo di Baldo), fu un soldato del 22° Reggimento di Fanteria, deposito di Reggio Calabria, appartenente alla 10ª compagnia con matricola 1798/97. Celibe, figlio di Carlo, capomastro muratore, e di Ludivina Obert nata a Verrès, morì colpito dall’esplosione di una bomba in una trincea del Carso sul territorio di Vermegliano, una frazione di Ronchi dei Legionari in provincia di Gorizia, alle ore 18 del 18 gennaio del 1916 all’età di 24 anni.
Così riporta l’atto di morte inviato al municipio di Verrès dal Ministero della Guerra “nella trincea di Vermegliano mancava ai vivi in seguito allo scoppio di una bomba nemica, sepolto a Vermegliano. Come consta da verbale 147”
Dal cimitero di Vermigliano i resti furono poi traslati nel vicino Sacrario di Redipuglia nella tomba 3374 gradone 2 sotto il nome però di Berione Ubaldo, mentre sulla cartolina dei caduti del paese risulta come Borrione Baldo.