Nato a Verrès il 29 ottobre del 1886, fu Capitano di complemento del 3° Reggimento Alpini Battaglione Val Cenischia, morì a Pinerolo il 29 maggio del 1918 a 31 anni.
La causa della morte fu la conseguenza di un infortunio per fatto di guerra al poligono di tiro di Pinerolo, durante l’addestramento delle reclute. Già nel luglio del 1915, in un’azione di guerra che gli valse il primo riconoscimento al valor militare, aveva riportato una ferita alla testa.
Fu decorato di ben due medaglie di bronzo al Valor Militare la prima come sotto tenente del 4° Reggimento Alpini motivata: “Dopo aver occupato col proprio plotone una trincea nemica, si disponeva a rafforzarla. Rimasto ferito alla testa, non abbandonava il posto se non in seguito a ripetuti ordini. Monte Nero 19 luglio 1915”
La seconda il 15 gennaio del 1918 come Capitano del Battaglione Val Cenischia del 3° Gruppo Alpini motivata: ”Comandante di una compagnia, dopo aver spinte, sotto il fuoco falciante di mitragliatrici ed il tiro di interdizione di artiglieria nemica, due ondate all’assalto, guidava personalmente la terza ondata fino alla lotta corpo a corpo coll’avversario. Fermata l’irruenza dell’attacco dal numero soverchiante dei nemici, manteneva accesa la lotta a colpi di fucile e bombe a mano, bell’esempio di ardimento e valore per i suoi soldati. Monte Valderoa, 15 gennaio 1918”
Era nato nell’abitazione del padre Esther che era fabbro e della madre Maddalena Bal, in via Jardins ed esercitava l’attività di notaio, allora nelle aree rurali una funzione di trascrizione di accordi di compravendita fra privati cittadini era affidata a concittadini istruiti e di indubbia moralità. Il suo funerale si svolse a Verrès, dove la salma giunse in treno da Pinerolo. Egli fu l’unico caduto sepolto, durante il conflitto, nel cimitero del suo paese nativo.