Come risulta dai registri comunali, Mautino Umberto Pietro Germano nacque a Verrès il 25 gennaio del 1877. Egli, col grado di Tenete Colonnello, morì per malattia endemica (l’influenza detta Spagnola) all’ospedale militare da campo Feld Lazzaret nei pressi di Merano il 6 dicembre del 1918 all’età di 41 anni.
Era un Alpino militare di carriera ed a lui è attribuito il merito della formazione degli Alpini skyatori, soldati temuti dagli austriaci che li avevano ribattezzati le tigri bianche.
Con l’arrivo del primo inverno di guerra gli alti gradi dell’esercito italiano di resero conto della necessità di avere plotoni di sciatori nei reparti Alpini. Decisero quindi di formare giovani addestrati per affrontare azioni militari sulla neve in alta montagna. L’istituzione e la direzione dell’addestramento di quelli che furono chiamati “corsi skyatori” fu affidata all’allora maggiore Umberto Mautino che per assolvere all’incarico venne temporaneamente richiamato dalla zona di guerra.
Articolo Rivista “L’Alpino” n.5 Maggio 1991
Nel 1911 il Verreziese Mautino, componente della squadra militare di sportivi sciatori, aveva vinto le competizioni al Concorso Internazionale di sci a Pau nei Pirenei, forte di quei risultati fu quindi incaricato dell’organizzazione dei Laboratori militari di sci e nominato direttore dei corsi invernali di sci per le truppe di montagna.
Nel giugno del 1917 gli Alpini Skyatori, congiuntamente con i Rocciatori, combatterono la battaglia dei ghiacci conquistando il monte Corno di Cavento che assicurò il controllo della Valcamonica.
Mautino come Capitano nel 1915 combatté sull’Alto Isonzo poi, Tenente Colonnello comandante di battaglione alpino, prese parte all’azione dell’Ortigara. Colonnello in servizio attivo del 3° Reggimento Alpini; comandante del 7° gruppo Alpini (già gruppo D) sino al 26 novembre 1917 data dello scioglimento, fu poi comandante del 16° gruppo che diresse nei combattimenti sulla Cima Cady del giugno 1918, meritando la sua seconda medaglia di bronzo al Valor Militare.
Il Tenente Colonnello, Mautino il 9 settembre del 1918 fu ascoltato dalla commissione d’inchiesta sulla disfatta di Caporetto, rilasciando una deposizione. Egli durante la disastrosa ritirata compì infatti valorose azioni che gli furono riconosciute con l’assegnazione di due distinte medaglie al Valor Militare, una d’argento ed una di bronzo.
Medaglia al Valor Militare d’Argento: Tenente Colonnello comandante il 7° Gruppo Alpino. Comandante di un gruppo alpino isolato, in ripetuti combattimenti, dando mirabili prove di valore e di capacità, sosteneva l’urto di forze nemiche molto superiori, trattenendo tenacemente l’irrompente avanzata e disimpegnandosi abilmente quando gliene perveniva l’ordine, mantenendo le proprie truppe sempre salde e compatte, nonostante le situazioni pericolose e la disparità della lotta.
Monte maggiore Monteaperta, 26-27 ottobre 1917.
1° medaglia al Valor Militare di Bronzo: Durante la difesa di un ponte, impegnava le truppe poste ai suoi ordini, dimostrando perizia, fermezza e coraggio ammirevoli ed opponeva al nemico attacante in forze molto superiori una vigorosa e prolungata resistenza, trattenendolo al di là del fiume durante tutta una notte, ciò che valse a ritirare l’inseguimento del nostro corpo principale.
Sequals (Udine) 4-5 novembre 1917. (Durante il tragico ripiegamento da Caporetto)
2° medaglia Bronzo: Tenente colonnello 8° Gruppo Alpino. Costante esempio di abnegazione e di sprezzo del pericolo, eseguiva frequenti ricognizioni sulle prime linee, anche durante i tiri dell’artiglieria avversaria. In occasione di un violento attacco nemico, contro le posizioni a lui affidate, dava disposizioni così pronte ed opportune, che riusciva a respingere il nemico con gravi perdite, e riprendere posizioni avanzate, fa quello momentaneamente occupate.
Cima Cady 13 giugno 1918
A dichiarare la sua nascita al sindaco di Verrès Paul Figerod fu il padre Bernardino di 43 anni, di professione albergatore, oste. La madre era Margherita Biarda che lo mise alla luce alle ore 4 della sera nella loro abitazione sita sulla rue principale. Successivamente l’atto fu aggiornato con la registrazione del suo matrimonio con Laurina Ricca, contratto Il 12 ottobre del 1916 a Torino.
Appassionato della montagna nel 1915 con i compagni di cordata Joseph Petigax e Cyprien Croux realizzò la prima salita invernale della Tour Ronde nel Massiccio del Monte Bianco.
Un elogio funebre alla sua figura, citato sulle memorie dello Sci Club Torino del quale fu uno dei primi soci, a nome di Ettore Santi riporta: “La notizia ci colpì e addolorò profondamente. Il colonnello brigadiere Umberto Mautino, medaglia d’oro al Valore Militare, pioniere dello sci tra i militari, il nobile gentiluomo, cordiale, affabile con i suoi dipendenti, con i nostri soci del C.A.I., appassionato come noi dello sci, della montagna, il colonnello Mautino, che noi sempre ammirammo, venerammo, improvvisamente, inaspettatamente era scomparso. A ricordarlo, Claviere ha un Campo che porta il suo nome. Egli soleva radunarvi gli alpini sciatori per le adunate dei vari reparti. E, più in alto, tra quelle belle discese di nevi, da lui tante volte solcate con gli sci, ammirato del bello spettacolo invernale, e godendo lo sport che prediligeva, lo Ski Club Torino, per perpetuare la memoria, ha voluto dedicargli una capanna, la “Capanna Mautino”. Ed egli sarà sempre a noi presente.”
A suo nome nel 1920 fu infatti realizzata dallo Ski Club Torino (SCT) in alta Val Susa sui Monti della Luna la Capanna Mautino. L’11 di novembre 1919 il presidente dello sci club scriveva: “ Ad onorare la memoria del compianto colonnello Umberto Mautino ed a perpetuarne l’eletta memoria, il nostro Ski Club, che lo ebbe socio fin dai primi anni di esistenza del Club, aveva divisato subito dopo l’irreparabile evento di erigere al suo nome una Capanna per skiatori nelle bellissime propizie vicinanze del Lago Nero e del Colle Bousson sopra Cesana Torinese, certi che l’anima sua appassionatamente entusiasta per lo ski avrebbe meglio apprezzata questa a qualsiasi altra forma di memoria al di lui nome.”
Per i 100 anni dalla fondazione nel 2020, sulla parete del rifugio tutt’ora attivo, è stata posta la targa con incise le parole: “ I soci dello Ski Club Torino scelti nel 1915 come istruttori dei corsi sciatori per le truppe alpine diretti dal Colonnello Umberto Mautino poi comandante del 16° gruppo alpini sul fronte del Piave gli dedicarono questa capanna eretta nel 1920”.